Shadowbox Effect
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                                                         La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie.
                                                        John Maynard Keynes
 
                              

Se è l'azienda a chiedere aiuto...

Unknown | 14:07 | 0 commenti



Tempi difficili, mercato sfavorevole, congiunture e cali non previsti. L'azienda è in difficoltà.
Viene messo nero su bianco un comunicato, ben scritto e ben studiato nei dettagli dove in definitiva si chiede aiuto ai propri dipendenti, in che modo?
Semplice, smaltite 2 giorni delle vostre ferie ed utilizzateli adesso in maniera tale da poter, con due giorni in meno, far quadrare i conti!
Non ritengo di possedere capacità di calcolo fuori dal comune o di avere a disposizione dati che possano considerarsi attendibili per poter valutare l'effettiva necessità di tale richiesta, proprio per questi motivi mi limiterò ad alcune considerazioni semplici e sopratutto schiette e dirette.
Considerazioni di base:
L'azienda può (previsto da contratto nazionale) chiedere il godimento delle ferie maturate durante il corso dell'anno precedente ed ancora non usufruite dal lavoratore, nei primi 6 mesi dell'anno in corso.
L'azienda non può (previsto sempre dal contratto) richiedere lo smaltimento di ferie per l'anno in corso, attingendo dal monte ferie del dipendente.
Quindi come interpretare tale richiesta?
Come una sorta di favore o di "sacrificio" che l'azienda chiede ai propri lavoratori, in funzione; del mantenimento occupazionale (come piace dire) o in definitiva del bilancio annuale.
In realtà c'è da aggiungere un paio di cose.
Le ferie maturate durante il corso dell'anno non equivalgono a riconoscimenti economici maggiorativi rispetto alla paga base di un lavoratore, ma a tempi di riposo pagati dall'azienda, quindi alla luce di questa semplicissima constatazione, in che modo il godimento "imposto" di due giornate di ferie ad ogni lavoratore, può riequilibrare le sorti fiscali di un anno che si concluderà, probabilmente potrà riequilibrare e garantire maggiore forza lavoro disponibile (almeno per due giorni) nell'anno fiscale che verrà...
Sia chiara una cosa, quando parliamo di favore che il lavoratore farà all'azienda, parliamo di "favore", in quanto non esiste nessun accordo sottoscritto da nessuna sigla sindacale che imponga tale smaltimento, per inciso le sigle sindacali sono state messe a conoscenza di tale operazione, senza alcun confronto, ne tanto meno è stato chiesto dalle sigle.
In buona sostanza la scelta, così per come viene impostata la richiesta è derubricata totalmente alla volontà del lavoratore.
Il lavoratore può accettare, come non può accettare(?) di godere di due giorni di ferie entro la fine del mese in corso.
Fatti salvi tutti i buoni principi, e tutta la buona fede e trasparenza (anche se di occulto ci sarebbe davvero ben poco) dell'operazione, c'è da chiedersi, in questo modo si crea un dubbioso precedente?
Ed ancora, per quale motivo le sigle sindacali non hanno aperto bocca in merito a questa operazione? era il caso di farlo? si poteva trattare su un do ut des sindacale? è stato fatto?
La situazione sembra apparentemente molto confusa e priva di risposte certe, quindi ognuno si faccia la propria idea.

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