Shadowbox Effect
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                                                         La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie.
                                                        John Maynard Keynes
 
                              

In medio stat virtus

Unknown | 14:04 | 0 commenti



Seneca affermava questo circa 2000 anni fa, la mediazione, l'accordo è da considerarsi una virtù nella misura in cui, ambo le parti in causa, abbiano un "guadagno", un riscontro positivo dalla trattativa in corso, in senso lato, Seneca invitava a non assumere in ogni dibattito, posizioni estreme rispetto al punto centrale o "focus" del dibattito stesso, questo avrebbe in una certa misura destabilizzato e conseguentemente falsato a priori il ragionamento stesso.
Indubbiamente a parte i 2000 anni trascorsi, nulla da eccepire sul ragionamento del pensatore latino, peccato però che Seneca non avesse previsto l'evoluzione di quel concetto che lui identificava con il temine ragionamento libero e condiviso

Piattaforma contrattuale rinnovo CCNL telecomunicazioni 2012-2014
Ragionamento tra due parti, una per definizione l'altra per assimilazione sempre più lontane dagli interessi dell'oggetto della discussione stessa, ovvero i lavoratori.
Comincio con il dare una veloce lettura di ciò che le sigle in maniera congiunta porteranno ad un tavolo di discussione con un azienda che piange crisi e slealtà di mercato già da un pò di tempo...
Come solitamente faccio durante la lettura di un libro giallo, leggo le prime tre righe e le ultime tre del libro, ed anche in questo caso, utilizzo le stesse modalità, ed una cosa salta subito agli occhi, data presentazione ai lavoratori 1 agosto 2011 (anche se il documento riporta un vago 29 luglio 2011), data approvazione tassativamente entro il 26 settembre, o meglio le discussioni con i lavoratori entro il 24, quindi un patrimonio di 1 mese e 24 giorni scarsi, dato da tutto il mese di agosto, ed i primi giorni di settembre, già da questo capisco che qualcosa non quadra, troppa velocità, perchè?
Leggo allora con un pò più di interesse il merito di quello che mi viene proposto e che dovrei come lavoratore, vagliare.
4 paginette, ben fatte, con tanto di paragrafi in neretto.
La prima assolutamente inutile, dove si danno delle valutazioni di massima, anche errate e contradditorie in alcuni casi dell'intero settore Telecomunicazioni, sulla quale non vale neanche la pena soffermarsi.
La seconda pone un accento più deciso sull'intenzione di modificare alcuni aspetti del precedente CCNL, si parla di articolo 53, a poi si aggiunge un breve "da fare" in merito alla delocalizzazione.
Per intenderci l'articolo 53 riguarda gli appalti e la loro gestione da parte degli outsourcers, in realtà per essere precisi più che di appalti, l'intero articolo parla più che altro dei sub-appalti da parte degli outsorcers, sempre per farci a capire, ciò che poi porta alla frammentazione, di grosse aziende, in piccoli rivoli, più comunemente conosciute come scatole cinesi, dove poter scaricare buona parte dei lavoratori che altrimenti sarebbero in esubero...
Si parla in generale di regolamentare, non scendendo nei dettagli, un mercato per evitare azioni di dumping e gare al massimo ribasso, scorporando dalle offerte per l'assegnazione eventuali agevolazioni fiscali.
Infine sempre nella seconda pagina si ipotizza una "moratoria"??? sulla tutela dei dati sensibili, cioè una garanzia contrattuale che obblighi i committenti ad assegnare commesse, in cui vi sia la lavorazione di dati sensibili, esclusivamente ad operatori italiani che non delocalizzino.
Prima di proseguire nella lettura mi vengono in mente un paio di considerazioni, un CCNL deve regolare il rapporto tra datore di lavoro di una determinata categoria o settore ed i propri lavoratori.
Cosa c'entrano gli obblighi verso il committente?
In questa situazione il committente è esterno alla stipula ed ai dettami del CCNL, il committente si limita a stipulare un accordo commerciale con l'azienda del settore, non a sottostare al rapporto di quest'ultima con i propri dipendenti.
Queste regolamentazioni devono essere fatte con leggi nazionali e non con un CCNL.
Ammesso e non concesso venisse inserita una clausola di questo tipo, chi obbliga il committente a scegliere, viste le restrizioni, una società che non applica tale contratto?, e magari utilizza una forza lavoro interamente non dipendente?
In attesa di queste modifiche all'articolo 53, allora a cosa serve tutto questo, dal mio punto di vista a nulla, fumo negli occhi, propaganda, giusto per far capire che le intenzioni ci sono, siamo noi i buoni e tutti gli altri i cattivi..., senza considerare che si fa cenno anche ad una mutualità dei licienziati (o per meglio dirla ai giorni nostri, degli esuberi) fra le aziende del settore, situazione tutta da vedere, che contiene diversi aspetti che andrebbero approfonditi, della serie non è tutto oro quello che luccica.
Arrivati alla pagina 3, cominciano le note dolenti, fatte salve alcune considerazioni sui livelli e le loro retribuzioni, che nell'intero settore probabilmente interesseranno il 10 per cento del totale, visto che la stragande maggioranza della forza lavoro è inquadrata, con livelli retributivi di 2° e 3°livello.
Abbiamo finalmente la mediazione, tanto decantata nel suo fulcro, quindi da un lato, obbligatorietà di adesione alla sanità integrativa (evviva per i sindacati), fondi telemaco dall'1,2% al 2% (mediazione), esigibilità della trasformazione dei contratti da full-time a part-time con totale fruibilità delle richieste dei lavoratori in quelle aziende che applicano ammortizzatori sociali (evviva per l'azienda).
Le implicazioni di quanto scritto potrebbero essere enormi, proprio per ciò i termini utilizzati sono sempre vaghi, idee di massima, suscettibili di interpretazioni e mai certi ed incontrovertibili, proprio per questi motivi non mi azzardo a estremizzare il ragionamento, andando contro i dettami dell'amico Seneca, potrei essere smentito in qualsiasi momento, proprio per la formulazione ambigua dei concetti, mi riservo di prendere visione della stesura integrale del CCNL, ma è bene ipotizzare delle basi di partenza che possono portare a storture ed abusi di strumenti, in linea e regola col CCNL.
Infine nell'ultima paginetta, si analizza in linea generale ed in ordine sparso una valutazione più approfondità del controllo a distanza dei lavoratori, demandando il tutto ad una contrattazione di 2 livello.
Si conclude con una ammissione di colpe riguardo l'elemento di garanzia retributiva, che i lavoratori hanno perso per l'ultimo CCNL a seguito della CIGO e di una fantomatica e non meglio specificata, ipotetica, contrattazione di secondo livello.
Alcune considerazioni finali:
Per quale motivo dobbiamo sempre fare un passo alla volta, sempre in mediazione, mi spiego meglio, perchè guadagnare lo 0,8% per cento da un rinnovo contrattuale a livello nazionale, rispetto al precedente?
Questa è l'idea che mi salta alla mente, una piattaforma di contrattazione ad assoluto favore di meccanismi aziendali e di mercato, che per i lavoratori riservano lo 0,8% di guadagno. (3,50 euro circa)
Qualcuno potrebbe obiettare, certo sono manovre che indirettamente tutelano i lavoratori,  e su questo non siamo assolutamente d'accordo perchè ribadisco che per tutelare il mercato e le aziende, ci vogliono le leggi dello stato italiano e non i contratti di lavoro.
Prepariamoci dunque a queste pseudo-assemblee dove si parlerà di tutto e di nulla, dove si punterà l'accento che dal 2012 nessuno perderà più il posto di lavoro perchè verremo assunti da altre aziende, votiamo in massa non per noi ma per le aziende per le quali lavoriamo, diamo una mano a migliorare i profitti e gli introiti generali, in fin dei conti questo nostro voto è stato pagato 3, 50 euro, non vi basta!?!

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