Solidali tra noi
Concettualmente parlando probabilmente non esiste termine più nobile di quello di "solidarietà", che al pari di altruismo, virtù, correttezza e trasparenza rientrano a pieno titolo nel novero dei concetti più alti che una comunità può darsi.
Ed è proprio sull'idea di trasparenza che vorremo concentrarci.
Con accordo del 13 marzo nelle sedi Almaviva Contact (Roma, Palermo) inizia la vigenza del regime di solidarietà lavorativa, non entriamo nel merito della sussistenza effettiva o meno di tale regime, abbiamo avuto modo di esprimerci già in merito all'argomento, quello che adesso è bene analizzare sono le modalità attuative di tale solidarietà che ancora una volta, riconfermamo i "reali" motivi per i quali circa 2.000 dipendenti del gruppo sono in solidarietà.
Straordinari, attualmente vengono richiesti straordinari pur vigendo la solidarietà, ricordiamo a tutti che tali procedure sono escluse dal regime di solidarietà, a meno che le stesse non abbiano carattere di eccezionalità e sporadicità, considerare un monte ore straordinario giornaliero, pianificato con preavviso di poche ore, come sporadico ed eccezionale, sembra una sciocchezza in termini logici, ma attualmente è così...
Festività, attualmente sono state (e lo saranno ancora) programmate giornate di solidarietà durante i giorni festivi, siano essi infrasettimanali che domenicali, ricordiamo a tutti che anche queste richieste cozzano con il regime di solidarietà è più che solidarietà odorano di "pretesto" o più in generale solidarietà ad uso e consumo, attualmente siamo l'unico sindacato in azienda che sta sollevando il problema della incompatibilità delle richieste di solidarietà con le giornate festive, per il resto bocche cucite.
Sapevamo fin dall'inizio conoscendo i meccanismi e le dinamiche interne che la gestione del regime di solidarietà è stato e verrà espletato nel massimo della confusione senza avere riferimenti certi e certezza di applicazione uniforme, essendo anche venuti a conoscenza di fantomatiche liste di "amici e conoscenti" che avrebbero "beneficiato" di particolari trattamenti in seno alla solidarietà, rispetto al resto dei colleghi.
Noi di ASI diciamo no a questo tipo di gestioni superficiali, confusionarie e in definitiva affidate ad accordi ed intese che esulano le normali procedure sottoscritte e rese note a tutti i lavoratori e chiediamo ancora una volta se ce ne fosse bisogno più trasparenza ad Almaviva Contact in merito a tali questioni.
Con accordo del 13 marzo nelle sedi Almaviva Contact (Roma, Palermo) inizia la vigenza del regime di solidarietà lavorativa, non entriamo nel merito della sussistenza effettiva o meno di tale regime, abbiamo avuto modo di esprimerci già in merito all'argomento, quello che adesso è bene analizzare sono le modalità attuative di tale solidarietà che ancora una volta, riconfermamo i "reali" motivi per i quali circa 2.000 dipendenti del gruppo sono in solidarietà.
Straordinari, attualmente vengono richiesti straordinari pur vigendo la solidarietà, ricordiamo a tutti che tali procedure sono escluse dal regime di solidarietà, a meno che le stesse non abbiano carattere di eccezionalità e sporadicità, considerare un monte ore straordinario giornaliero, pianificato con preavviso di poche ore, come sporadico ed eccezionale, sembra una sciocchezza in termini logici, ma attualmente è così...
Festività, attualmente sono state (e lo saranno ancora) programmate giornate di solidarietà durante i giorni festivi, siano essi infrasettimanali che domenicali, ricordiamo a tutti che anche queste richieste cozzano con il regime di solidarietà è più che solidarietà odorano di "pretesto" o più in generale solidarietà ad uso e consumo, attualmente siamo l'unico sindacato in azienda che sta sollevando il problema della incompatibilità delle richieste di solidarietà con le giornate festive, per il resto bocche cucite.
Sapevamo fin dall'inizio conoscendo i meccanismi e le dinamiche interne che la gestione del regime di solidarietà è stato e verrà espletato nel massimo della confusione senza avere riferimenti certi e certezza di applicazione uniforme, essendo anche venuti a conoscenza di fantomatiche liste di "amici e conoscenti" che avrebbero "beneficiato" di particolari trattamenti in seno alla solidarietà, rispetto al resto dei colleghi.
Noi di ASI diciamo no a questo tipo di gestioni superficiali, confusionarie e in definitiva affidate ad accordi ed intese che esulano le normali procedure sottoscritte e rese note a tutti i lavoratori e chiediamo ancora una volta se ce ne fosse bisogno più trasparenza ad Almaviva Contact in merito a tali questioni.
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