Shadowbox Effect
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                                                         La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie.
                                                        John Maynard Keynes
 
                              

ASI - Almaviva. E' scontro!

Unknown | 01:39 | 0 commenti

scontroCorreva l'anno 2010, periodo di tumulti per gli operai dell'azienda Fiat, nel giugno di quell'anno viene votato un accordo, che a detta Fiat doveva risollevare le sorti dei centri in tutta Italia, ovvero un accordo tra le sigle sindacali e l'azienda peggiorativo del ccnl di categoria, unica forza sindacale che si oppose alla firma di un accordo tanto denigratorio delle competenze e della qualità lavorativa degli operai Fiat fu la Fiom.
Tale scelta a distanza di qualche mese portò ad una sistematica e capillare discriminazione di tutti quegli operari che in azienda vantavano l'appartenenza sindacale alla Fiom, in ultima istanza la Fiat, in barba alle prassi consolidate ed alle leggi di tutela sindacale, rifiuta il riconoscimento e quindi la conseguente trattenuta in busta paga dei lavoratori che avevano scelto di destinare parte della loro retribuzione nei confronti della Fiom.
Un atteggiamento, questo, che nella mente dei vertici Almaviva, ha fatto breccia.
Con una lettera datata 24 aprile 2012 il responsabile per le relazioni industriali Andrea Lucente, comunica ad ASI il rifiuto da parte aziendale nel voler prendere in considerazione una scelta libera dei lavoratori, ovvero quella di aderire alla nostra associazione sindacale.
questo il sunto di quella comunicazione:
"Pertanto, come anticipato tra l'altro in un precedente colloquio telefonico, non abbiamo dato corso alle deleghe associative con trattenuta a busta paga, poichè ASI non ha titolo a ciò, non essendo firmataria del Contratto Collettivo Nazionale di Categoria, nè - allo stato - può essere riconosciuta quale Organizzazione Sindacale titolare dei diritti ex lege 300-70"
Roma 24 aprile 2012
di seguito la risposta ASI:
"In relazione alla Vs. nota di risposta del 24 aprile u.s. inviata a mezzo fax alla presente O.S., si è costertti in questa sede ad evidenziare una gestione inopinata ed arbitraria della Ns. posizione in merito alle deleghe sindacali ASI sottoscritte liberamente dai lavoratori ad oggi non accettate da codesta Azienda.
Cogliamo quindi l'occasione per specificare e sottolineare alcuni aspetti legali e costituzionali che vengono posposti di fatto con tale comportamento adottato da Almaviva Contact.
La Costituzione Italiana all'art. 39 sancisce la libertà da parte di ogni lavoratore di aggregarsi in forma autonoma e svolgere attività sindacale all'interno del luogo di lavoro, tale principio viene ribadito dall'art. 14 dello statuto dei lavoratori ex lege 300/70.
L'organizzazione sindacale non ha alcun obbligo di legge, se non quello della registrazione presso gli uffici competenti, obbligo che ASI ha diligentemente svolto, registrando il proprio atto costitutivo e statuto a base democratica in data 16.02.2012.
Non costituisce, nell'attuale quadro legislativo ordinamentale in materia giuslavoristica, prerogativa Aziendale arrogarsi il diritto di riconoscere l'associazione sindacale in quanto tale, ma unicamente agli enti tutori competenti. A tal riguardo è necessario evidenziare che il passaggio che riscontriamo nella Vs. richiamata nota del 24 aprile, laddove si afferma che "non può essere riconosciuta quale Organizzazione Sindacale titolare dei diritti ex lege 300/70" risulta quantomeno dubbio ed equivocabile.
Nel predetto documento, in particolare, viene affermato - con comportamento palesemente antisindacale e lesivo dei diritti della Ns O.S. - che la Vs Azienda non opererà con la trattenuta in busta paga delle quote associative distolte ad ASI dai lavoratori in quanto la stessa non è, attualmente, firmataria di Contratto Nazionale di Categoria (telecomunicazioni).
A tal proposito ricordiamo a codesta Azienda che è da configurarsi come comportamento antisindacale il rifiuto da parte del datore di lavoro di eseguire la trattenuta sindacale su delega del lavoratore. A quanto detto va aggiunto, inoltre, che attualmente la Vs Azienda opera in regime di trattenute sindacali nei confronti di altre OO.SS. presenti nella medesima sede lavorativa, anch'esse non firmatarie di CCNL, eludendo quindi, con tali decisioni quel "rispetto di principi generali che garantiscano uniformità di comportamento nei confronti di qualsiasi associazione sindacale" ribadito in recenti intese Sindacali"
Da subito comunichiamo a tutti i nostri iscritti, simpatizzanti e lavoratori in genere, che ASI non si fermerà di fronte alla cortezza e l'inopportunismo di qualche dirigente aziendale, e continueremo una battaglia di democrazia e libertà nell'interesse di ogni singolo lavoratore, che non deve veder i propri diritti (ridotti ed in gran parte depauperati del loro valore nell'arco di questi ultimi anni) calpestati ancora una volta da uno strapotere aziendale, che dalla sua può vantare esclusivamente le ben note manovre vessatorie e psicologiche.
ASI si attiverà nei modi e nei tempi che riterrà opportuni per far si che venga rispettato un diritto dei lavoratori tutti, e nel breve periodo intraprenderemo una serie di iniziative legali ed istituzionali, non tanto per aver riconosciuto uno status che non compete ne a noi ne tantomeno all'azienda, ma esclusivamente ai lavoratori; quanto per dare un segnale che il tempo delle vacche grasse sta per terminare, i Lavoratori non sono più disponibili ad essere trattati come numeri e non vedere riconosciuti i loro più elementari diritti associativi e di scelta.
Almaviva è tale per la forza dei suoi Lavoratori, e non per scelte dirigenziali, che in questi anni hanno creato esclusivamente malumori ed allontanamenti, questa forza va rispettata in ogni sua esternazione sia singolarmente che sindacalmente, quindi come aggregazione di unità.
ASI continuerà per la propria strada certa della bontà e della buonafede di ogni sua scelta e decisione, per questi motivi richiamiamo ogni singolo lavoratore a riflettere sulle modalità di trattamento riservate da questa azienda sia verso i singoli lavoratori, sia verso l'insieme degli stessi.
Affinchè non si riproponga un atteggiamento Lamaro, è assolutamente necessario che ogni Lavoratore, ogni organizzazione, prenda coscienza di ogni suo diritto e non ceda un solo centimetro di volta in volta, quello che attualmente sta accadendo a via Lamaro altro non è che il frutto di anni di concessioni sindacali, di svendita a buon prezzo dei diritti dei Lavoratori, di accondiscendenza su manovre che avrebbero fatto impallidire i più biechi regimi totalitari, sta iniziando una nuova stagione fatta di dignità ed onestà e di questo ASI si farà portavoce in ogni sede e con ogni mezzo.


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