Shadowbox Effect
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                                                         La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie.
                                                        John Maynard Keynes
 
                              

Qual è il futuro?

Unknown | 00:15 | 0 commenti

400_futuro Da molte parti, ultimamente si avverte un'appena accennata incertezza, del proprio futuro lavorativo (per usare un eufemismo). Panel Data, ci comunica che secondo un proprio sondaggio, circa <<il 42% dei lavoratori dipendenti ritiene il proprio impiego poco o per niente sicuro>>, ma ci rassicura continuando che <<la preoccupazione aumenta per le donne e per i lavoratori "giovani".

Nell'ultimo anno la percezione di insicurezza lavorativa si e' amplificata per oltre il 60% dei lavoratori ed in sei aziende su dieci si e' verificata una riduzione di "lavoro" in termini di taglio degli straordinari, riduzione di permessi/ferie ed in certi casi anche di riduzione del personale.>>

Ma perchè tutto questo timore?
L'effetto crisi forse?, l'effetto banche?, ci chiediamo magari se tutto quello che vediamo oggi è ciclico, magari addirittura endemico, intrinseco del sistema che ci siamo creati?
Non mi addentro in una analisi tecnico/economica del periodo, anche perchè non ne possiedo le adeguate conoscenze, ma un paio di cose,
frutto di ricerche e confronti posso dirle...

I lavoratori di una azienda, generalmente parlando, per lo più considerano superfluo ed irrilevante nutrire interessi verso le vicende ed i fatti, sia a livello locale che nazionale di ciò che succede all'interno della propria azienda.
Lo scopo del Portale Almaviviani è intrinsecamente, quello di "creare coscienza" di questi processi, di analizzarli, commentarli, sviscerarli, e poter far si che ognuno, in piena autonomia, possa farsi un'idea, ed avere un proprio punto di vista sulle varie questioni prese in esame.

Per fare tutto ciò, bisogna dapprima avere le informazioni, certe, veritiere sui fatti, tutto il resto viene dopo, sembrerà semplice ma purtroppo questo passo iniziale è quello più difficile di tutti, ogni parte in causa all'interno della stessa azienda, e più in generale nel mercato, ha diversi interessi affinchè alcune informazioni rimangano celate, magari conosciute da pochi, ed in genere sicuramente evitare che diventino di pubblico dominio.
Esiste una sorta di privacy aziendale, così come esiste una privacy sindacale o una privacy di mercato, a tal proposito risulta difficilmente comprensibile pensare come in una azienda "tipo", la crisi di mercato sia una delle parafrasi verbali più usate in qualsiasi tipo di colloquio informale o ufficiale, a fronte di dati certificati che indicano andamenti fluttuanti si, ma tendenti al rialzo in diversi settori.
E' lecito da parte di semplici lavoratori violare questa privacy?
La domanda, come direbbe qualcuno è malposta.
Lo scopo di tale flusso informativo, è lecito nella misura in cui, tale flusso investa in maniera diretta il singolo operatore, con scelte che possano modificare il suo status in azienda, ed il proprio futuro lavorativo, in ogni altro caso, naturalmente si tratterebbe di ingerenze che nulla competono al semplice lavoratore.
Ma va da se, che le notizie, che purtroppo in alcuni casi, si vogliono tenere "celate" per continuare con l'utilizzo degli eufemismi, sono proprio quelle dirette alla gestione ed al futuro dei lavoratori stessi.

Al momento la società Almaviva ha inserito in un piano di cassa integrazione circa 300 lavoratori dislocati su varie commesse nei siti di Roma, ha avviato col consenso delle sigle sindacali e con un referendum tra i lavoratori dei contratti di solidarietà nel settore IT delle sedi Romane, ha avviato e concluso per adesso la cassa integrazione per 600 lavoratori su Palermo, sta concertando con referendum che sono in corso, l'applicazione dei già citati contratti di solidarietà per la sede di Cosenza, mentre era già al vaglio una cassa integrazione per altri 200 lavoratori circa della stessa sede, contratti di solidarietà sono stati applicati anche a inizio anno nel settore finance del gruppo, stessa sorte tocca la sede di Zumpano (Cs) del gruppo divisione Informatica, Consulenza e Software;

Dati questi incontrovertibili, che danno la misura del fatto che il momento è critico... ne siamo sicuri?

Purtroppo bisogna aggiungere una constatazione, per rendere adiacente alla realtà il concetto; tale andamento del gruppo, inteso come utilizzo degli ammortizzatori sociali non è una novità, per chi ha memoria, già era accaduto nel 2008, in diversi settori del gruppo, già si accennava a riproporlo nel 2010, ed infine lo si è attuato nuovamente nel 2011, diciamo in fin dei conti che la nostra azienda, ha una ciclicità "ammortizzatrice" di circa 2/3 anni.

Perchè questo?
Gli analisti più accademici, potrebbero tranquillamente rispondere che tali strumenti sono stati creati appositamente per superare momenti di crisi, temporanei, dovuti a condizioni sfavorevoli di mercato, e che di conseguenza il loro utilizzo è da considerarsi una valida alternativa a situazioni ben peggiori che ricadrebbero inevitabilmente sui lavoratori...
Da notare come questa è la tesi sostenuta dalle varie organizzazioni sindacali, subito dopo la firma per concedere in alcuni casi, tali ammortizzatori.
E' lecito qualche dubbio?

Forse si, come forse potrebbe essere possibile ipotizzare la funzione dell'intero comparto CRM, come "contrappasso fiscale" del gruppo, ma naturalmente questi sono solamente "pensieri in libertà..."

Ci rivediamo, si spera, nel 2014.

29 giugno 2011

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