Il colosso dai piedi di argilla
Così il romanziere e filosofo Diderot definì la Russia al tempo di Pietro il Grande e di Caterina.
Scusandomi anticipatamente per la licenziosità del termine e della definizione, della quale abuso per considerazioni molto ben più basse degli intenti dell'ideatore, penso altresì possa ben adattarsi ad una situazione della quale siamo i primi artefici ed al tempo stesso i primi beneficiari, in positivo ma sopratutto in negativo.
Scusandomi anticipatamente per la licenziosità del termine e della definizione, della quale abuso per considerazioni molto ben più basse degli intenti dell'ideatore, penso altresì possa ben adattarsi ad una situazione della quale siamo i primi artefici ed al tempo stesso i primi beneficiari, in positivo ma sopratutto in negativo.
In un mercato dove sempre più l'incertezza dei rapporti affaristici prende il sopravvento, differenziare i campi di investimento è una scelta saggia, indubbiamente.
Allargare il proprio raggio d'azione, in favore di mantenimenti di standard di budget o di consolidamenti di entrate necessarie e previste, può essere considerata da molti analisti una strategia vincente, ed in parte potrebbero avere anche ragione. Sicuramente il primo effetto tangibile lavorando all'interno di una grossa azienda con molte ramificazioni, che si avverte è quello di uno "scollamento" sia nei principi ispiratori della mission aziendale sia nell'oggetto dell'azienda stessa, scollamento evidente tra gli interessi di chi sta in cima alla gerarchia e di chi ne cementa le fondamenta in basso.
Allargare il proprio raggio d'azione, in favore di mantenimenti di standard di budget o di consolidamenti di entrate necessarie e previste, può essere considerata da molti analisti una strategia vincente, ed in parte potrebbero avere anche ragione. Sicuramente il primo effetto tangibile lavorando all'interno di una grossa azienda con molte ramificazioni, che si avverte è quello di uno "scollamento" sia nei principi ispiratori della mission aziendale sia nell'oggetto dell'azienda stessa, scollamento evidente tra gli interessi di chi sta in cima alla gerarchia e di chi ne cementa le fondamenta in basso.
Autorità Vigilanza Contratti Pubblici
CNIPA
Comune di Milano
Comune di Roma
Consip
Corte dei conti
Equitalia
INAIL
INPDAP
INPS
IPSEMA
ISTAT
Ministero dei Beni Culturali
Ministero del Lavoro
Ministero dell’Economia e delle Finanze
Sogei
Ministero della Salute
Regione Lazio
Regione Lombardia
Aeronautica Militare
Arma dei Carabinieri
Dipartimento delle Libertà Civili
Dipartimento di Pubblica Sicurezza
Guardia di Finanza
Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato
Marina Militare
Ministero degli Esteri
Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture
Ministero dell’Interno
Stato Maggiore Difesa
NATO
Agea
Comando generale delle Capitanerie di Porto
Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in Agricoltura
Corpo Forestale dello Stato
Istituto Nazionale di Economia Agraria
Istituto Nazionale di ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione
Ministero dei Trasporti
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
Regioni.
Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
Provincia di Foggia
Regione Lazio
Alitalia, CPT
Compagnia Trasporti Pubblici di Napoli
Gruppo Ferrovie dello Stato
Interporto Bologna
Trenitalia
RFI
AMT di Genova
Fer – Ferrovie Emilia Romagna
Fret Italia
SFI (Gruppo SNCF)
Metro Campania Nord-Est
CIWL France
Compagnie Internationale des Wagon-Lits (Gruppo ACCOR)
Allianz
Banca Carige
Banca d’Italia
Banca Marche
Banca Popolare dell’Emilia Romagna
Banca Popolare di Milano
Banca Popolare di Sondrio
Banco Popolare
Cassa Depositi e Prestiti
BSI Italia
Cedacri
Credem
Gruppo Monte dei Paschi di Siena
Intesa Sanpaolo
ICCREA
Mediobanca
Poste Italiane
SEC
Sirefid
UBI Banca
UBS
UGF
Unicredit Group
ENEL
Poste Italiane
Telecom Italia
Sky
Mediaset
ENI
TIM
Vodafone
Pagine Gialle
WIND
U.S. Palermo Calcio
ASL
Fastweb
Amazonia/OI Celular
Banco Itau
Banco Santander
BMG
HSBC Losango
Net
Telefonica
TIM Brasile
Ambasciata d’Italia
Direct Energie
Neuf Telecom
SFR
Telecom Italia Sparkle
Tunisair
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Neuf Telecom
SFR
Telecom Italia Sparkle
Tunisair
Questi "alcuni" dei principali clienti che gestisce in maniera diretta o indiretta il nostro gruppo.
La lista potrebbe continuare ed ampliarsi a contratti occasionali, a termine, join venture e tanto altro ma penso che già questa "breve" lista basti a dare l'idea degli interessi e degli ambiti di applicazione di business nei quali è interessata la società.
Scollamento dicevo, tra le varie parti di una totalità, tra gli interessi di destra vincolanti o respingenti quelli di sinistra, tra delle priorità dell'alto e le necessità del basso...
Ma una domanda semplice e forse anche ingenua, viene naturale porsi.
In una pletora di così ampio respiro, è minimamente ipotizzabile una valorizzazione del fattore umano, inteso come singolarità produttiva di forza lavoro?
Potrebbe anche ipotizzarsi che sia così, ma parallelamente ipotizzare anche una movimentazione di capitali e di interessi economici che nulla più hanno in comune con l'etica del lavoro (intesa come ciclo produzione/consumo), potrebbe parimenti essere reale.
E' notizia recente come interessi di carattere meramente speculativo e finanziario stiano trascinando in basso, l'economia reale di qualsiasi paese, dove viene sempre meno l'interesse di scambio di materie (fossero anche lavoro e competenze) in favore di scambi monetari e finanziari.
In pratica per rendere il ragionamento più aderente a concetti conosciuti, in una gamma di settori operanti facenti parte di una stessa società, controllati, posseduti o influenzati dalla medesima, non è difficile intuire come una calo produttivo di uno di questi settori possa influenzarne direttamente o di riflesso altri che nulla hanno in comune con quest'ultimo e che nulla condividono col medesimo, se non il "brand" aziendale.
In questi termini come si devono interpretare ragionamenti legati alla qualità, ed al ciclo produttivo del singolo lavoratore? La lista potrebbe continuare ed ampliarsi a contratti occasionali, a termine, join venture e tanto altro ma penso che già questa "breve" lista basti a dare l'idea degli interessi e degli ambiti di applicazione di business nei quali è interessata la società.
Scollamento dicevo, tra le varie parti di una totalità, tra gli interessi di destra vincolanti o respingenti quelli di sinistra, tra delle priorità dell'alto e le necessità del basso...
Ma una domanda semplice e forse anche ingenua, viene naturale porsi.
In una pletora di così ampio respiro, è minimamente ipotizzabile una valorizzazione del fattore umano, inteso come singolarità produttiva di forza lavoro?
Potrebbe anche ipotizzarsi che sia così, ma parallelamente ipotizzare anche una movimentazione di capitali e di interessi economici che nulla più hanno in comune con l'etica del lavoro (intesa come ciclo produzione/consumo), potrebbe parimenti essere reale.
E' notizia recente come interessi di carattere meramente speculativo e finanziario stiano trascinando in basso, l'economia reale di qualsiasi paese, dove viene sempre meno l'interesse di scambio di materie (fossero anche lavoro e competenze) in favore di scambi monetari e finanziari.
In pratica per rendere il ragionamento più aderente a concetti conosciuti, in una gamma di settori operanti facenti parte di una stessa società, controllati, posseduti o influenzati dalla medesima, non è difficile intuire come una calo produttivo di uno di questi settori possa influenzarne direttamente o di riflesso altri che nulla hanno in comune con quest'ultimo e che nulla condividono col medesimo, se non il "brand" aziendale.
Quanto valgo all'interno dell'azienda nella quale lavoro?
Quali sarebbero le conseguenze sul mio operato di singolo lavoratore, se ad esempio, il settore finanziario dell'azienda nella quale lavoro perdesse introiti pari a 30 milioni di euro? oppure altri 40 nel settore giochi e scommesse?
Forse quello dell'amico qui sotto in vignetta, bene e pensare che di finanza non ne ho mai capito nulla e cosa ancora più grave non ho mai vinto un "terno al lotto", io, almeno...
Salvo Montevago
Category: Editoriale
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