Festa dei Lavoratori
E' il modo più intelligente che conosciamo per farlo, e farlo in SILENZIO.
In silenzio in ricordo degli oltre mille morti sul lavoro che ha registrato l'anno appena trascorso, ai quali si aggiungono i quasi 200 che si registrano nei primi mesi del 2012, senza contare i numerosi casi di suicidio dovuti al periodo di crisi che stiamo attraversando, ed ogni giorno si aggiungono nuovi morti, vogliamo fermarci un attimo e riflettere su un semplice concetto.
Il lavoro è un diritto, lo stabilisce la costituzione che come Repubblica Italiana ci siamo dati o ci hanno imposto, dipende dai punti di vista, ma può un diritto per quanto sacrosanto portare alla fine di una vita?, il bene supremo, la conditio sine qua non?, per troppo tempo tutte queste vite che si sono interrotte all'improvviso sono passate inosservate, sono state valutate come rischi calcolati, come numeri da mettere in conto, qualcosa di così freddo e cinico da risultare persino incomprensibile.
Molto spesso le condizioni lavorative scadenti, la non curanza e ancor peggio lo sfruttamento di situazioni precarie e di sofferenza sono la causa di buona parte degli incidenti e dei drammi che vengono riversati nelle famiglie; la morte di un lavoratore è la morte di una microcomunità, non può considerarsi un numero.
Cosa ancora più assurda è che tutto ciò avvenga nel 2012, agli albori di un nuovo millennio, carico di tecnologia, salvaguardia, tutele e rispetto (ovviamente sulla carta).
La vita è il bene di gran lunga più prezioso che ogni uomo può possedere, al pari della salute adeguata per poterla vivere, non barattateli con i vostri diritti e le vostre tutele!
Category: Primo Piano
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