Cogito ergo social
Internet nasce come idea agli inizi degli anni ' 60, la storia è nota, dapprima come strumento di connessione e interscambio tra le forze militari Americane (ARPANET) verso la fine dello stesso decennio e così via...
Ciò che vorrei analizzare in questa riflessione è un altro aspetto, e cioè la comunicazione intesa come scambio di opinioni ed interscambio di conoscenze. E' bene capire già da subito che le potenzialità rivolte in tal senso furono subito notate verso la fine degli anni '70, con la nascita dei primi "Newgroups" che circolavano all'interno dei principali college americani.
Via via, negli anni si susseguirono veri e propri fenomeni di massa, da the wall per continuare con myspace, facebook, twitter, e sicuramente ne tralascio volutamente tantissimi altri in quanto l'elenco sarebbe sterminato.
Perchè si affermano questi strumenti?
Oggi vengono definiti "social network" ovvero "rete sociale", una rete creata dalla società, quindi dalle persone che aderiscono alla rete, al network.
Ma perchè dovrei aderire ad un network virtuale, quando potrei benissimo uscire e fare lo stesso nella vita reale?, molti potrebbero rispondere: per eliminare le distanze, per conoscere nuova gente, per raggiungere più utenti contemporaneamente, beh in parte potrebbe essere vero, ma la realtà è davvero un'altra.
Poniamo per assurdo, che riuscissi a mettere all'interno di un hangar, o comunque all'interno di uno spazio delimitato diciamo un centinaio di persone, secondo voi cosa succederebbe?, si avrebbe una interazione totale?, uno scambio senza filtri?, una conoscenza aumentata di chi ci sta intorno?, purtroppo no.
Avremmo la formazione spontanea di piccoli gruppi di circa 6 massimo 8 persone, chiuse a cerchio, attratte ed invogliate alla discussione ed allo scambio da un personaggio che definiremo "Nodo", i gruppi rimarranno nettamente separati e divisi tra di loro, a meno che due o più "nodi" decidano di relazionare i diversi gruppi.
Questa che mi piace chiamare la legge di attrazione sociale, definisce tutti i rapporti in presenza di numeri elevati di persone, all'interno di un sistema definito, sia esso reale che virtuale.
Cosa significa questo?
Detta in parole semplici, sta a significare che il social network non assolve a nessuna funzione di interscambio, nè di comunicazione "ad armi pari", la democrazia virtuale, da tanti invocata e sbandierata, non esiste!
Ogni utente virtuale ha il potere dell'unità, ma ciò non significa che tale potere possa contare qualcosa.
Lo sviluppo dei social network si fonda sull'esistenza di "nodi", senza questi nodi, non esisterebbero i social network, e quando all'interno di un sistema non sono presenti uno o più nodi, il sistema non decolla.
La forza aggregatrice è alla base di qualsiasi società umana, senza aggregazione probabilmente non avremo l'evoluzione umana.
La vita reale, è disseminata di "nodi", le istituzioni, la politica, la chiesa, in un certo senso anche l'etica e la morale possono essere intesi come "nodi", ma in questo senso entriamo in una dimensione metafisica del concetto di nodo. Via via, negli anni si susseguirono veri e propri fenomeni di massa, da the wall per continuare con myspace, facebook, twitter, e sicuramente ne tralascio volutamente tantissimi altri in quanto l'elenco sarebbe sterminato.
Perchè si affermano questi strumenti?
Oggi vengono definiti "social network" ovvero "rete sociale", una rete creata dalla società, quindi dalle persone che aderiscono alla rete, al network.
Ma perchè dovrei aderire ad un network virtuale, quando potrei benissimo uscire e fare lo stesso nella vita reale?, molti potrebbero rispondere: per eliminare le distanze, per conoscere nuova gente, per raggiungere più utenti contemporaneamente, beh in parte potrebbe essere vero, ma la realtà è davvero un'altra.
Poniamo per assurdo, che riuscissi a mettere all'interno di un hangar, o comunque all'interno di uno spazio delimitato diciamo un centinaio di persone, secondo voi cosa succederebbe?, si avrebbe una interazione totale?, uno scambio senza filtri?, una conoscenza aumentata di chi ci sta intorno?, purtroppo no.
Avremmo la formazione spontanea di piccoli gruppi di circa 6 massimo 8 persone, chiuse a cerchio, attratte ed invogliate alla discussione ed allo scambio da un personaggio che definiremo "Nodo", i gruppi rimarranno nettamente separati e divisi tra di loro, a meno che due o più "nodi" decidano di relazionare i diversi gruppi.
Questa che mi piace chiamare la legge di attrazione sociale, definisce tutti i rapporti in presenza di numeri elevati di persone, all'interno di un sistema definito, sia esso reale che virtuale.
Cosa significa questo?
Detta in parole semplici, sta a significare che il social network non assolve a nessuna funzione di interscambio, nè di comunicazione "ad armi pari", la democrazia virtuale, da tanti invocata e sbandierata, non esiste!
Ogni utente virtuale ha il potere dell'unità, ma ciò non significa che tale potere possa contare qualcosa.
Lo sviluppo dei social network si fonda sull'esistenza di "nodi", senza questi nodi, non esisterebbero i social network, e quando all'interno di un sistema non sono presenti uno o più nodi, il sistema non decolla.
La forza aggregatrice è alla base di qualsiasi società umana, senza aggregazione probabilmente non avremo l'evoluzione umana.
Per dirla tutta il concetto di NODO non è una novità, viene spesso utilizzato in ambiti tecnici, viene ripreso a piene mani da religioni e filosofie, viene anche proposto nel mondo virtuale nella famosa equazione del grafo sociale alla base del concetto facebook, continuando a trovare applicazioni in ambito scientifico e fisico.
Per aggiungere una ulteriore informazione di carattere virtuale avete presente l'hangar, pocanzi menzionato?, diciamo che la teoria potrebbe essere riassunta con questa immagine
Sapete cos'è questa immagine?, bene questo è il grafo ad oggi valutato di un qualsiasi social network, non importa capire quale, il concetto è il medesimo!
La funzione dei nodi, risulta alla base anche della nota teoria Karinthyana dei sei gradi di separazione, e molti altri sarebbero gli esempi.
Quale sarà quindi sulla base di questa considerazione lo sviluppo ed il futuro del social network?
Il social network con tutta probabilità, pur autoaffermandosi come sistema di democrazia condivisa, altro non sarà, e già lo è, un ulteriore strumento di controllo, gestito da pochi "eletti", che continueranno ad essere la negazione stessa del concetto di democrazia.
Tuttavia è bene affermare che allo stato attuale di conoscenza collettiva, questi sono gli strumenti che più di altri si avvicinano al concetto stesso di democrazia, pur non identificandolo.
in questa visione altamente pessimistica degli strumenti che per adesso stanno spopolando sul web, possiamo trarne qualche beneficio, questo è sicuro.
Il potere reale e tangibile di tutti gli strumenti virtuali presenti al momento nell'infinito panorama di internet è data dalla veicolazione delle informazioni, vere o false che siano, potendo crearsi una coscienza critica sui diversi argomenti possiamo scegliere se credere o meno alle informazioni che riusciamo ad intercettare all'interno del sistema, sempre facendo attenzione però a non riporre in tali informazioni tutta la nostra fiducia, perchè come nella vita reale, per una unità che legge, vi è una unità che scrive; questo semplice principio serve per darci la misura del fatto che io lettore posso anche non capire cosa leggo, ma tu scrivente puoi anche non saper scrivere.
La funzione dei nodi, risulta alla base anche della nota teoria Karinthyana dei sei gradi di separazione, e molti altri sarebbero gli esempi.
Quale sarà quindi sulla base di questa considerazione lo sviluppo ed il futuro del social network?
Il social network con tutta probabilità, pur autoaffermandosi come sistema di democrazia condivisa, altro non sarà, e già lo è, un ulteriore strumento di controllo, gestito da pochi "eletti", che continueranno ad essere la negazione stessa del concetto di democrazia.
Tuttavia è bene affermare che allo stato attuale di conoscenza collettiva, questi sono gli strumenti che più di altri si avvicinano al concetto stesso di democrazia, pur non identificandolo.
in questa visione altamente pessimistica degli strumenti che per adesso stanno spopolando sul web, possiamo trarne qualche beneficio, questo è sicuro.
Il potere reale e tangibile di tutti gli strumenti virtuali presenti al momento nell'infinito panorama di internet è data dalla veicolazione delle informazioni, vere o false che siano, potendo crearsi una coscienza critica sui diversi argomenti possiamo scegliere se credere o meno alle informazioni che riusciamo ad intercettare all'interno del sistema, sempre facendo attenzione però a non riporre in tali informazioni tutta la nostra fiducia, perchè come nella vita reale, per una unità che legge, vi è una unità che scrive; questo semplice principio serve per darci la misura del fatto che io lettore posso anche non capire cosa leggo, ma tu scrivente puoi anche non saper scrivere.
Salvo Montevago
23 giugno 2011
Category: Editoriale
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