Roma lotta, Palermo si è già arresa
"In data odierna si è tenuto un incontro tra RSU ed Azienda per siglare l'accordo per l'ascolto remoto sul servizio Sky. Con senso di responsabilità e visto il momento di difficoltà in cui versa la commessa e dopo svariati incontri nonchè diversi confronti, abbiamo ritenuto opportuno siglare in via sperimentale per sei mesi l'accordo. A breve verrà fissato un calendario di assemblee da tenersi in più giorni, in modo da coinvolgere tutti i lavoratori in forza sul servizio."
Questo è un comunicato a diffusione interna che pochi hanno ricevuto, eppure il contenuto ci sembra di una notevole importanza.
Noi di ASI rimaniamo esterrefatti di fronte a questo comunicato, ovvero un accordo sul controllo a distanza che calpesta tutti i principi di correttezza e sopratutto l'articolo 4 dello statuto dei lavoratori, approvato su due piedi, senza trattativa, senza controparti, senza un referendum indetto tra i lavoratori e senza uno stralcio di comunicazione trasparente e capillare. Un accordo "in via sperimentale", peccato non ci creda nessuno.
Se da un lato Roma lotta per i propri diritti, dall'altro Palermo non solo depone le armi, non solo non si adopera per dare risalto alla situazione Romana, ma aggrava la situazione inasprendo le già dubbie condizioni lavorative. Una cosa la riconosciamo, il tempismo è stato perfetto.
Per noi di ASI, ogni altro commento si ridurrebbe a tutta una serie di improperi che nulla hanno a che fare con il nostro stile, lasciamo il giudizio ai Lavoratori
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