La svolta

E ci voleva l'amica Emma a ricordarci che in Italia non è tutto rose e fiori?
A sentire la classe politica che oggi ci governa si, cadono dalle nuvole, continuano ad insistere sul fatto che comunque, il loro governo in questi anni ha portato avanti "importanti" riforme ed avviato processi di crescita e di sviluppo del paese Italia.

Alzi la mano chi sta notando o intravedendo questi processi di crescita, sopratutto economica del paese.
Stiamo attraversando uno dei più bui periodi economici che il nostro paese abbia mai visto, fabbriche costrette a chiudere, banche che rifiutano linee di credito alla piccole e medie aziende, assenza di interlocutori e referenti istituzionali sia a livello locale che nazionale credibili e competenti, delocalizzazione dilagante, ritorno al lavoro nero, chi più ne ha più ne metta.

Abbiamo avuto un "buco" istituzionale nel paese che si è protratto per circa 6 mesi, attendendo che qualcuno capisse chi avesse pagato "a sua insaputa" il mezzanino vista colosseo... continuiamo ad attendere l'impiego dei fondi FAS nel mezzogiorno, ammesso e non concesso che prima o poi riusciranno a "calare" nel sud tali fondi, e non continui a fermarsi il treno ad ogni stazione intermedia dalla quale ognuno di volta in volta prende qualcosina, magari per ammortizzare delle quote latte di alcuni evasori fiscali, vicini alla lega...
Tempo fa ci dissero che questo periodo era frutto della crisi mondiale che aveva colpito l'America ed a macchia di leopardo si estendeva in tutto il mondo, le cose qui sono due; o questo leopardo è davvero molto grande, oppure (scusate il termine) qui qualcuno ci marcia, e naturalmente, come è sempre stato, chi ne piange le conseguenze, sono sempre gli ultimi, guarda caso noi, i lavoratori!
La situazione è estremamente seria, in questo periodo sotto l'indifferenza di tutti, media, giornali, popolazione stessa, stiamo assistendo ad una svolta epocale in termini sociali, si sta azzerando il ceto medio, la borghesia che in ogni economia è stato sempre il traino della società, almeno in Italia e non solo, sta scomparendo, stiamo sempre più, ob torto collo, andando verso una polarizzazione "Ricchi / Poveri" della società, e naturalmente come è facile immaginare un standard sociale di questo tipo, non può ne durare, ne portare benefici alla democrazia di un paese.
La storia si ripete, sarà un momento di crisi passeggera, come in passato abbiamo avuto modo di vedere?

Incrociamo le dita

Salvo Montevago

28 Maggio 2011

Category: Editoriale