Quousque tandem almaviva abutere...

Quousque tandem abutere, Almaviva, patientia nostra? quamdiu etiam furor iste tuus nos eludet? quem ad finem sese effrenata iactabit audacia?
(Fino a quando dunque, Almaviva, abuserai della nostra pazienza?, Quanto a lungo ancora codesta tua follia si prenderà gioco di noi?
Fino a che punto si spingerà la tua sfrenata audacia?)
Iniziava così, un'invettiva dell'amico Cicerone, poco più di duemila anni fa, non accetto contestazioni, sia chiaro, già duemila anni fa esisteva Almaviva!
Il comma secondo dell'articolo 31 del contratto collettivo nazionale recita :"le ferie devono normalmente essere godute nel corso dell'anno di competenza. In ogni caso il periodo feriale deve essere goduto per un periodo non inferiore a due settimane consecutive su richiesta del lavoratore(...)"
Per la seconda volta nel giro di pochi mesi, terza se consideriamo il periodo di CIGO, per chi l'ha avuto, che imponeva lo smaltimento dei permessi residui fino ad allora, ci viene chiesto un sacrificio, ovvero smantellare qualsiasi previsione di fruizione ferie da qui alla fine dell'anno e "consumare" il tutto entro fine novembre.
Già da qualche giorno diversi colleghi si sono visti caricare interi monte ferie (parliamo in alcuni casi di 20/24 giornate consecutive) nel mese di novembre.
Sia chiaro per tutti, non esiste nessun accordo firmato, ne un abboccamento, ne una intesa, ne una sentenza di cassazione, ne uno stralcio di qualsiasi cosa, che possa dare potere all'azienda, di poter imporre lo smaltimento ferie entro fine novembre.
Si potrebbe applicare in maniera pedissequa, la dizione riportata nel contratto nazionale, ammettendo e non concedendo una "normale" fruizione del monte ferie entro fine anno, ma entro fine novembre è UNA INVENZIONE!!!
Entrando nello specifico dell'argomento ci sarebbero da analizzare diversi fattori in gioco, se di applicazione "alla lettera" del ccnl dobbiamo parlare, molte sarebbero le cose da dire, e molto ci sarebbe da applicare, cosa che ovviamente non è stata mai fatta.

Ma a mio avviso, il punto focale della discussione non è dato da questo passaggio del mese in corso, ma da ciò che può scaturirne in seguito, e quello mi preoccupa davvero.
Se si lascia passare il messaggio, senza reazione alcuna (ma figurarsi se qualcuno dei vostri rappresentanti ci ha minimamente pensato), che l'azienda, adducendo motivazioni economiche o altro ha in suo potere di poter pianificare a proprio uso e consumo il monte ferie di ogni dipendente; beh prepariamoci ad avere un 2012 con ferie già pianificate e redistribuite secondo le esigenze aziendali durante l'arco di tutto l'anno.
Si spera ovviamente che la situazione sia passeggera e di gravità tale, da richiedere questo unico intervento eccezionale, e che non si trasformi in consuetudine; ma già vi posso anticipare, che dalle ferie si passerà ai permessi, prima i residui dell'anno precedente e poi si vedrà...

Non possiedo, ne i dati, ne i bilanci consolidati per stabilire se sussistano effettivamente le catastrofiche situazioni dei conti economici comunicateci, ma a prescindere questo, non si capisce per quale motivo ci si debba sempre rivalere sulla parte più debole di tutta l'azienda ovvero i lavoratori.
Trovare soluzioni "condivise" e che siano un vantaggio per tutte le parti in causa, questo dovrebbe essere l'imperativo di qualsiasi discussione, in linea di principio non è possibile continuare ad accettare un comportamento di questo tipo.